Noi e il Covid
La testimonianza di Alice

Per dare un concreto sostegno alla Cooperativa, durante l’emergenza Covid mi sono distaccata dagli uffici in cui operavo per svolgere il ruolo di fisioterapista in una RSA che aveva bisogno di tale professionista in sostituzione al personale in malattia.
Sono così ritornata a svolgere la mansione con cui ho iniziato a lavorare per Punto Service: il mio contributo è stato di qualche settimana, fino al rientro in organico del fisioterapista di ruolo, ma non per questo si è trattato di un’esperienza di poco conto, soprattutto dal punto di vista umano.
Successivamente ho dato un aiuto come coordinatrice, perché la turnistica di una grande struttura in un momento di emergenza, con personale in quarantena, malattia o quant’altro è un affare piuttosto complesso. Per fortuna anche in questo caso le mie competenze sono risultate utili alla struttura che si trovava a vivere un momento di particolare complessità organizzativa. Da quando è iniziata l’emergenza, io non ho più visto sabati né domeniche, ma i sacrifici compiuti da tutto lo staff mi hanno ripagata nel cuore. Ho trovato colleghi pronti a farsi carico di nuove sfide, senza esitare a svolgere nuove mansioni talvolta inferiori al loro inquadramento contrattuale. L’obiettivo comune era ed è poter garantire il benessere dei nostri ospiti, e per far questo nessuno ha lesinato o si è lamentato
per il grande carico di lavoro, dai responsabili gestionali, passando per la direzione, fino al personale ausiliario. Anzi, tutti si sono dati da fare secondo le loro capacità per garantire il massimo ai nostri assistiti.
Mi resteranno nel cuore i volti e gli sforzi di tutto il personale impegnato nella lotta al Covid-19, colleghi e amici che hanno fatto squadra remando insieme e all’unisono in un mare in tempesta.
Alice Tacconi,
fisioterapista e coordinatrice
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