Noi e il Covid

La testimonianza di Giuseppe


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Io penso positivo per natura, e devo dire di non aver particolarmente patito l’isolamento a cui ci ha costretti il Coronavirus. Sarà forse perché sono un solitario? Chissà, certo è che se stai bene e sei in sintonia con te stesso hai sempre un amico su cui puoi contare, no?

Mi è dispiaciuto sentir parlare male delle strutture assistenziali, per questo ho pensato di scrivere una lettera allo Specchio dei Tempi, che mi auguro possano pubblicare.
In sostanza, ho voluto descrivere un esempio di buona sanità: qui hanno attuato misure restrittive rigide (vedi la chiusura verso l’esterno, la misurazione bi-giornaliera della temperatura, il distanziamento, l’igienizzazione costante delle mani…) che hanno protetto tutti noi, anche se qualcuno non ha nascosto il suo malcontento per le restrizioni impiegate.

Vorrei ringraziare, come ho fatto pubblicamente nella mia lettera, tutto il personale, che è stato efficiente e dedito al nostro benessere, più un plauso speciale al nostro direttore, che è per noi come un fratello e ci ha trattati nel migliore dei modi sostenendoci in tutto con umiltà e pazienza.

Giuseppe Serra,
residente in Casa Sociale

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